Frase del mese

FRASE DEL MESE

"Sono fiero dei miei collaboratori, che hanno creato un bando complesso, rigoroso, fatto in modo scientifico" (Mario Turetta, direttore della Reggia di Venaria), infatti taglia del 40% i servizi e non da garanzie chiare su contratti e assunzioni...

lunedì 28 febbraio 2011

Canone interpretativo per le Gare d'Appalto

Le imprese non sono, benché forse oggi anche queste risibili, persone con affetti, una memoria persistente di questi, passioni da condividere. Non sono partner il cui divorzio è talora irrimediabile. Sono operatività impersonali unite dalla semplice matrice del profitto e della loro stessa esistenza. Rear e Codess, le acerrime nemiche per il predominio, Sparta e Atene, hanno scelto di andare a banchetto felici, serene, pacificate, più forti di prima.
E cosa dobbiamo trarne noi, oggetto-lavoro, di tale squisito piano? A mio parere dobbiamo anteporre lo sdegno rispetto a questa logica che continua a prevalere sul resto, lo sdegno rispetto alla costante impersonalità di tale andamento. Si è giustamente preoccupati perchè questa impersonalità è voluta e realizzata da persone in carne e ossa, che gestiscono l'insieme al fine di mantenere le forme di potere. Il mercato del lavoro è un mercato di persone usate, ed è un mercato burrascoso, poiché servono sempre meno persone per realizzare il progetto del profitto impersonale che avanza. Nuove persone bussano sempre alla porta, perchè fuori dal mercato non ci sono altre libertà e possibilità di realizzazione del lavoro umano.
Una cosa è certa: la nostra consapevolezza è comunque un grimaldello rischioso per le imprese che ci apprestano a dirigerci perchè qualcuno di noi ha voluto anzitempo piantare le unghie sull'immagine della Reggia e così come siamo riusciti a spostare, in questo Appalto, un po' di ricchezza dai profitti ai salari, saremo pronti a difendere la dignità della persona nei confronti dell'impersonalità delle scelte politiche ed economiche.
Dunque, se proprio fosse, avanti Codess, avanti Rear-Copat, secondo round!

La Maschera

Non credere di aver visto tutto,
fili di sensi,
occhi di vernice
guance di pallida luna
e capelli che scivolano giù
come stagnola o stelle filanti.
Non saprai mai cosa sono,
non saprai mai cosa nascondo,
ma se avrai pazienza
un giorno la festa sarà finita,
le luci spente,
la musica resa silenzio
le danze sospese.
Quel giorno saprai
che sotto la maschera
Indosso un viso.


di Alessandro Del Gaudio

Io mi sto conservando

Tra le molte questioni che l'umanità stancamente rimette al novero degli atti scomodi e d'archiviarsi vi è un certo aborrimento verso la mancanza di limiti precisi ai vari contesti esperibili, discutibili, o persino pensabili. Un contesto è un argomento o un insieme di fatti, ha i suoi confini e “io” so cosa affermare a riguardo (potremmo dire...) Ma il “fatto scabroso” è quando cogli che ogni contesto non sussiste in se e per se: i collegamenti ne sono la prova.
Un esercizio teorico-intuitivo follemente rimuginato nel tentativo di dare una collocazione stabile a un contesto, si chiama “l'uomo-dio”; tale esercizio non ha nulla a che fare con la teologia negativa (dio non è né buono né grande, né questo né quello ecc ecc...) del Massimo Confessore, ma ne è anzi il suo contrario. La sua articolazione è un luogo dello spazio, posto in alto quanto basta, per osservare da quel punto il contesto in cui mi trovo, con me stesso dentro che faccio quello che mi vedo fare da quella sconfinata altezza da cui osservo. L'ho eseguito talvolta (non così raramente) durante le ore di lavoro di presidio in sala.
Seguitemi: una parte di me è un “occhio” sito in un qualche luogo “visceralmente” in alto che auto-osserva “me stesso” e il “contesto” da quelle verticali calende: mi sento e sono contenuto in un “luogo di Conservazione e Restauro”.
L'incedere dei miei passi mentali è pura sintonia con la funzione dovuta di tale luogo: una placida e rassicurante conservazione. Semplicemente “respiro” il mio stato d'animo che ha mura, parimenti all'argilla rettangolare che stilizza il Sommo Edificio, al cui interno io mi conservo.
Fuori, laddove si palesano i legami tra il contesto in cui mi conservo e l'innumerevole altro, s'incendia il caos, quel caos che ritroviamo forse nei tremolii alle porte del sonno, quel caos che martella la nostra anima, che ci porta alla speranza di una serena pacificazione, sempre possibile, ma là a venire, tra noi che persistiamo a conservarci (…..poiché ci è dato ed è giusto....) e quel caos che noi nominiamo la “società”, ma anche altro..... e di fronte a ciò ricado nei contesti che si perdono tra di loro, e desidero ricollocarmi tra le grandi mura del Sommo Edificio in cui, al pari dei busti romani (verso i quali la mia predisposizione ricade debolmente su Vespasiano), sento di conservarmi anch'io al pari dell'opera d'arte (come un arte tra le arti) mentre la fuori, Oddio, la fuori............
....e decanto, alle porte del problema, la stasi (voglio dirlo) privilegiata del guarda-sala che, a differenza del computo impiegato bancario, durante il servizio si conserva. Gode di un tempo che è una parentesi alla sclerosi temporale del caos che vediamo, che sentiamo per “azzardo di giudizio” e verso la quale io chiedo il grandioso, inimmaginabile “Museo di Conservazione della Persona”.

sabato 26 febbraio 2011

La Reggia riapre... 2

Praticamente annullata l'assemblea prevista stamane alla Reggia di Venaria Reale dopo le rassicurazioni ricevute al sindacato USB da parte del Consorzio di Valorizzazione Culturale sulla reintroduzione delle ore di lavoro (e quindi dei lavoratori soggetti) precedentemente tolte. Aperto lo stato di Agitazione. Intanto il TAR non riammette la CIVITAS nella nuova gara d'appalto; ora i tempi per l'avvio del nuovo appalto sono più brevi e vicini.

venerdì 25 febbraio 2011

La Reggia riapre...

Domani alle ore 9,00 di sabato 26 febbraio 2011 la Reggia di Venaria Reale riapre il suo percorso al pubblico (anche se non interamente), dopo un mese e mezzo di chiusura straordinaria dovuta alla sistemazione della mostra e dei locali. Alla stessa ora i lavoratori delle cooperative REAR e COPAT terranno un'assemblea di due ore proprio in Piazza della Repubblica, davanti alla Reggia. Questo dovuto, secondo i comunicato del sindacato di base USB, riguardo alla recente notizia di tagli nel personale e sull'allungarsi della proroga al vecchio appalto, bloccando di fatto l'inizio del nuovo e il conseguente nuovo contratto migliorativo per le vite dei lavoratori presenti nella struttura. La notizia del taglio di personale (18 persone circa solo per quanto riguardo il servizio guardiasala) è fortemente criticata dal sindacato USB non solo perchè lascia a casa dei lavoratori dall'oggi al domani, ma anche perchè va contro gli accordi firmati pochi mesi addietro tra esso e il Consorzio di Valorizzazione Culturale, che prevedevano la riconferma di tutti coloro che operavano nella struttura (di quei lavoratori con almeno 4 mesi di servizio in loco) e il 60% di personale impegnato a tempo pieno.
Possibile la votazione dello Stato d'Agitazione, che darebbe così mandato al sindacato di poter dichiarare sciopero nel periodo "caldo" delle celebrazione per i 150 anni dell'Unità d'Italia, intorno al 17 marzo, data di apertura della mostra nelle Scuderie Juvarriane, "La Bella Italia".

giovedì 24 febbraio 2011

Sofort will ich einen Holzschnitt machen. Omaggio a M. M.

Ecco un'illustrazione per il Blog creata da Alessandro Cazzola!
A breve inserita nel sito a pieno diritto!

Sofort will ich einen Holzschnitt machen. Omaggio a M. M.*


* voglio fare subito una xilografia. Omaggio a Mario Merz

SERENO - Bosco di Courton luglio 1918

Dopo tanta
nebbia
a una
a una
si svelano
le stelle

Respiro
il fresco
che mi lascia
il colore del cielo.