Frase del mese

FRASE DEL MESE

"Sono fiero dei miei collaboratori, che hanno creato un bando complesso, rigoroso, fatto in modo scientifico" (Mario Turetta, direttore della Reggia di Venaria), infatti taglia del 40% i servizi e non da garanzie chiare su contratti e assunzioni...

sabato 31 marzo 2012

Una canzone vale più di mille parole

Certe canzoni vanno scritte, ascoltate, capite, soprattutto perché sono scritte per e rivolte a chi non vuole ascoltare e fa finta di non capire...




Alessandro DG

mercoledì 28 marzo 2012

Questioni di bilancio...

Venaria, spunta un buco di 3,8 milioni

IL BUCO c'è e non è di poco conto. I dati esatti si avranno solo a giugno, ma Alberto Vanelli, vicepresidente esecutivo di "Italia 150", tira già le prime somme: «Su 38 milioni di euro di bilancio triennale il disavanzo è di 3 milioni e 800 mila euro, la situazione è preoccupante ma non drammatica». L'occasione per tracciare il quadro dell'attività e del bilancio è stata l'audizione in Commissione cultura, presieduta da Luca Cassiani. Vanelli considera di riuscire, nel corso del 2012, a recuperare un po' di risorse. L'attività del Comitato cesserà a fine dicembre. Dalla Regione e da altre fonti dovrebbe arrivare quasi 1 milione di euro, soldi che riguardano attività sportive. Il che vuol dire scendere a 2,8 milioni di rosso, sempre che gli enti, come hanno fatto fino ad ora, versino le somme promesse. «Il Comune, così come la Regione e la Provincia hanno saldato tutto al momento - dice Vanelli - i primi dodici milioni a testa, la Provincia 3 milioni». Poi ci sarà il passaggio delle ex Ogr alla Fondazione Crt.
L'organizzazione, per mettere a norma i locali, ha speso 11 milioni di euro. Lavori che, sulla base di una perizia, valgono circa tre milioni di euro che Crt dovrebbe riconoscere all'atto dell'acquisto. E in più c'è il materiale, in parte servito per l'allestimento della mostra, come proiettori, computere altro che dovrebbe portare in cassa, una volta venduto, un altro milione di euro.
Altra voce positiva nel 2012 deriverà dalla mostra "Fare gli Italiani" che dovrebbe portare in cassa circa 640 mila euro, anche se il disavanzo di quasi 4 milioni è dovuto, in parte, a sopravvalutazioni dello sbigliettamento delle mostre nel 2011. Si era considerato un'entrata media di 6 euro a biglietto, invece è stata solo di 4 euro. Il deficit, però, dipende anche dal mancato trasferimento di due milioni di euro da parte dello Stato sui quali c'era un impegno del precedente governo.
Il vicepresidente esecutivo ha espresso piena soddisfazione per una manifestazione che è riuscita, anche se non poteva ripetere in toto quella del 1961, spiega, quando il governo in modo univoco investì Torino del ruolo di capitale unica delle celebrazioni, fatto oggi non possibile per la «disarticolazione regionale del Paese». E forse anche da questa situazione sono derivate alcune valutazioni errate sui visitatori rispetto al quadro definitivo.
- (d. lon.)

martedì 20 marzo 2012

Generazione mille euro


Una volta un mio amico mi si è presentato in casa e mi ha consegnato un pacchetto regalo, che non ho resistito a scartare. Generazione mille euro è così entrato nella mia vita. Non lasciatevi ingannare, non sto parlando di uno di quei libri indimenticabili che rileggi venti volte all’anno, personalmente è figlio di una generazione di scrittori da after hour che non amo particolarmente, ma in fondo in alcuni passaggi mi sono riconosciuto, ho visto la mia carriera di studente-lavoratore a cui la sua città non ha dato una gran mano, ma che per ingannarlo gli ha lasciato credere che qualche pacca sulla spalla e un buon drink nei locali che contano potesse risolvere le cose e metterlo sul giusto binario per diventare, prima o poi, qualcuno.
 Ecco che allora Claudio, emiliano di 27 anni, precario, spensierato per sopportazione più che per scelta, un “lavoratore fluttuante e praticante seriale – come si definisce senza vanto - un po’ mi somiglia. Vive con tre ragazzi, Rossella, Alessio e Matteo, e mi rimanda a un’età in cui volentieri sarei andato via di casa per assaporare la mia indipendenza, raggiunta solo alla veneranda età di 34 anni. E racconta dei suoi immani sforzi per raggiungere una posizione in una Milano da bere che, da città operosa qual è, spreme ogni stilla delle tue energie per offrirti una possibilità, ma se la sprechi è finita. Milano è così, può darti tanto e toglierti tutto, o lasciarti in un limbo in cui c’è posto solo per grandi sacrifici per permetterti un affitto, una pizza e una corsa in metro. I quattro protagonisti del romanzo sembrano quasi veri, qualcuno non crede che siano inventati, ma con nomi e sotto spoglie diverse potrebbero essere ciascuno di noi, che con 1000 euro al mese, a volte anche molto meno, ci conviviamo e facciamo i conti, appendendo i sogni alla gruccia aspettando di indossarli per un giorno diverso, un giorno migliore che forse non ci aspettiamo più.
 Generazione mille euro non è di quei libri che si rileggono, o magari sì, a qualcuno potrebbe anche piacere una cifra, ma sicuramente tutti gli riconoscono il merito di aver “scoperchiato una pentola che già bolliva”, per parafrasare la dichiarazione di uno degli autori. Tutti, anche i media stranieri, lo additano ad apripista di una nuova tendenza editoriale, quello dei reality book di denuncia che non hanno paura di raccontare il lavoro in Italia, a volte dando fastidio e strappando qualche coro di indignazione da parte di una classe dirigente che davvero poco ha di che lamentarsi. Per cui leggerlo male non fa, è un romanzo divertente nato dal passaparola e approdato dal web alla carta senza grandi pretese, se non quella di indignarci e un po’ svegliarci.


Alessandro DG

domenica 18 marzo 2012

Buona prima domenica di lavoro!

Dopo la riapertura della Reggia di venerdì 16 marzo appena trascorso... BUONA DOMENICA DI LAVORO (l'ennesima)!

da Dylan Dog #288

Zak

venerdì 2 marzo 2012

IMPORTANTI AGGIORNAMENTI PER I LAVORATORI E LE LAVORATRICI DELLA REGGIA

In data 21 febbraio 2012 è stata concessa dal Consiglio di Stato la sospensiva richiesta dalla Corte Reale - ente preposto, nel nuovo appalto, al coordinamento e alla gestione del personale di sala, di accoglienza, biglietteria, call-center e guide.
La sentenza di merito verrà emessa il prossimo 3 aprile.  Con ogni probabilità, essa confermerà l'affidamento dell'appalto, in base al capitolato precedentemente stilato dal Consorzio di Valorizzazione Culturale e in attuazione del CCNL Federculture, alla cordata di cooperative (composta, lo ricordiamo, da Rear, Copat e Codess Cultura) che prende appunto il nome di Corte Reale.
Maggiori informazioni e approfondimenti verranno pubblicati su questo blog nei giorni a venire.
La Redazione