Gravissima intimidazione antisindacale da parte
dell'ATI La Corte Reale scrl, l'azienda che gestisce i servizi in
appalto rimessi in discussione con la tanto avversata nuova gara
d'appalto.
Nella giornata di oggi, 3 maggio 2016, a tre
giorni dallo sciopero ampiamente partecipato del primo maggio, i
responsabili della suddetta azienda, che da quattro anni lavora
presso la struttura, sono passati da tutti i lavoratori e le
lavoratrici che hanno partecipato all'assemblea sindacale LEGITTIMA E
AUTORIZZATA dalle autorità competenti il 25 aprile 2016. Motivo la
consegna della lettera qui pubblicata.
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L'azienda lamenta che il sindacato non abbia
accolto la sua richiesta di spostare l'assemblea in una data diversa:
la richiesta è legittima, ma non vincolante. Le assemblee sindacali,
per il diritto del lavoro italiano, sono INDETTE dalle OO.SS., che
possono collocarle quando vogliono. Solo la prefettura può bloccare
un'assemblea per termini di legge, e questo il 25 aprile 2016 non è
accaduto. L'AZIENDA NON PUÒ PRETENDERE CHE VENGA SOSPESA O CAMBIATA LA DATA DI UNA ASSEMBLEA SINDACALE REGOLARMENTE AUTORIZZATA. TANTO MENO NON PUÒ POI FAR PARTIRE AZIONI DISCIPLINARI (!!!) PER CHI VI HA PARTECIPATO!
L'entità di questa azione è gravissima: azioni disciplinari per aver partecipato a un'assemblea sindacale regolarmente autorizzata. Se non può garantire il servizio (cosa falsa, perché in passato come anche il 25 aprile 2016 è stato chiamato del personale esterno o fatte delle sostituzioni per coprire il servizio), l'azienda non può andare contro il sindacato o, peggio, contro i lavoratori che partecipano alle assemblee.
La cosa che rende maggiormente ridicola (e non
solo grave) la faccenda è che le lettere sono state consegnate anche
a lavoratori e a lavoratrici che il 25 aprile erano a casa di riposo,
non erano in turno e che perciò hanno impiegato il loro tempo libero
come meglio gli aggradava, in questo caso per partecipare a
un'assemblea sindacale del loro sindacato.
Abbiamo scoperto questa mattina che tutte e tre le
cooperative formanti l'ATI La Corte Reale sono in gara per il nuovo
appalto, sia la REAR coop, che la Copat che la Coopculture; la REAR e
la Copat, come nel 2008, si presentano insieme.
Non ci stancheremo mai di dire che una di queste
cooperative, la REAR coop, è la cooperativa di famiglia di Mauro
Laus, consigliere regionale PD, oggi Presidente del Consiglio
regionale del Piemonte, già presidente di questa cooperativa e oggi,
vista la sua carriera politica ha lasciato la cooperativa... a sua
cognata, con sua moglie consigliere. Non ci stancheremo di dire che
questo, per noi, è un CONFLITTO D'INTERESSI grande come una casa,
visto che la REAR da più di dieci anni vince appalti pubblici
cittadini e regionali con pochissima concorrenza (visti anche gli
stipendi da fame che paga ai suoi lavoratori, 4€ netti all'ora). Almeno lo sa il Presidente del Consiglio regionale del Piemonte (facente parte del maggior partito di sinistra, il PD), che la sua cooperativa di famiglia avvalla azioni antisindacali?
La responsabilità di questa azione intimidatoria
è di queste tre cooperative, ma ci chiediamo: il Consorzio di Valorizzazione
Culturale La Venaria Reale, che è un ente in gran parte pubblico
(con Regione Piemonte, Comune di Venaria Reale e Ministero dei Beni
Culturali) è a conoscenza di una condotta antisindacale di questo
calibro? O forse fa comodo far finta di niente? Speriamo che i nostri
dubbi siano nella parte del torto e di essere smentiti al più presto
dal Consorzio stesso.
È CHIARO CHE STIAMO SUBENDO INTIMIDAZIONI E
ATTACCHI, CHE VANNO ANCHE CONTRO IL NOSTRO DIRITTO SINDACALE DI PROTESTARE, SECONDO LA LEGGE, CONTRO UNA SITUAZIONE CHE CI
VEDE SUBIRE IL 38% DEL TAGLIO DEL LAVORO, MENO FINANZIAMENTI PER IL
NOSTRO LAVORO (UN MILIONE DI EURO), MANCANZA DI SICUREZZA SU
CONTRATTI E TOTALE RIASSUNZIONE, SERVIZI MESSI IN CONCESSIONE E ALLA
MERCÈ DELLE CAPACITÀ FINANZIARIE DI CHI VINCERÀ L'APPALTO.
Molti lavoratori e lavoratrici hanno oggi
rifiutato di prendere e firmare la lettera, il sindacato
maggioritario in Reggia, la USB, ha tranquillizzato i suoi iscritti
confermando l'illegittimità delle lettere e la loro immediata
contestazione: ora se ne occuperanno loro nelle sedi opportune.
Ci domandiamo quindi: sono queste le vostre carte?
Queste le carte che calate dal vostro mazzo? Sembrano un po' vuote,
se pensate di fermare un fronte molto compatto nella lotta contro
questa gara d'appalto.