Frase del mese

FRASE DEL MESE

"Sono fiero dei miei collaboratori, che hanno creato un bando complesso, rigoroso, fatto in modo scientifico" (Mario Turetta, direttore della Reggia di Venaria), infatti taglia del 40% i servizi e non da garanzie chiare su contratti e assunzioni...

martedì 17 maggio 2016

BLITZ! Incontri ravvicinati: i lavoratori/trici della Venaria e il ministro Franceschini al Salone del Libro 2016 di Torino

IN ESCLUSIVA VIDEO E IMMAGINI DEL BLITZ DEI LAVORATORI/TRICI DELLA REGGIA DI VENARIA AL SALONE DEL LIBRO 2016 DI TORINO COL MINISTRO DEI BENI CULTURALI DARIO FRANCESCHINI!
Oggi (12 maggio 2016, ndr) al Salone del Libro di Torino, presso la Sala Rossa, si è svolta una conferenza dal titolo "Istruzione e Cultura"; tra i relatori c'era il Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini e si è parlato anche della Reggia di Venaria, per presentare un progetto svolto nella Residenza da alcune scuole. 
I rappresentanti sindacali Usb e una delegazione di lavoratori hanno partecipato alla Conferenza e hanno inscenato una improvvisa azione di protesta, che ne ha interrotto lo svolgimento,salendo sulle sedie con uno striscione e denunciando a voce alta l'esubero che è stato dichiarato nel nuovo bando di gara.
Le forze dell'ordine, probabilmente già avvisate da qualche membro del Consorzio che presenziava alla Conferenza e ha riconosciuto i lavoratori, hanno prima mandato una "messaggera" a chiedere di non fare azioni di disturbo, in cambio di una ipotetica disponibilità all'incontro del Ministro, e poi hanno prontamente braccato e cercato di allontanare i lavoratori dalla Sala, strappandogli lo striscione. 
Ma ormai il gesto di protesta aveva creato clamore nell'aula e attirato l'attenzione dei presenti, tanto che Franceschini si è avvicinato ai lavoratori e ha concesso un breve ascolto alle loro richieste al di fuori della Sala.
Dopo l'esposizione dei lavoratori e qualche domanda, il Ministro è rientrato in sala con l'unica promessa di informarsi sulla situazione, e ha lasciato i lavoratori fuori, in compagnia delle forze dell'ordine, che hanno fotografato lo striscione e preso le generalità di uno di loro.

SCIOPERO ALLA REGGIA DI VENARIA: PrimoMaggio di lotta contro i tagli

FESTA DEI LAVORATORI: SCIOPERO, CORTEO E PRESIDIO ALLA REGGIA DI VENARIA. OGNI GIORNO VIVIAMO UN PRIMO MAGGIO.
 
Anche quest’anno ha sfilato il corteo del primo maggio, un po’ bagnato ma molto sentito, nelle principali vie del centro storico di Torino, è partito da piazza Vittorio per arrivare in piazza San Carlo, con una imprevista lunga sosta in piazza Castello che ha deciso la Polizia per non disturbare il comizio di Fassino. Anche noi abbiamo partecipato e portato i nostri striscioni per queste vie e sul palco in piazza San Carlo.
L’USB, il più partecipato sindacato in Reggia, il primo maggio ha indetto lo sciopero di tutto il giorno, noi lavoratori della Reggia abbiamo aderito in massa, un numero al di sopra di ogni più ottimistica aspettativa; 13 erano i precettati dall’azienda per garantire la fruizione parziale del complesso e la sicurezza di visita, secondo le nuove normative in quanto i musei sono diventati "servizi essenziali".
I motivi che ci hanno uniti in questa scelta sono molti, per noi non si è trattato solo di onorare questo giorno di festa per i lavoratori, non solo la protesta per il grave peggioramento o cancellazione delle tutele dei lavoratori: l’abolizione dell’articolo 18, il Jobs Act e il nuovo codice degli appalti.
Si aggiunge a questa chiara volontà di indebolire il lavoratore da parte del governo, il fatto di essere legati a cooperative a cui viene data la gestione in subappalto dal nostro reale “datore” o che lo è indirettamente Il Consorzio per la valorizzazione della Venaria Reale. Le cooperative si aggiudicano la gara per 4-3 anni a volte rinnovabili, seguono i ricorsi e successivi cambi di cooperativa, una volta assestato il nuovo rapporto lavorativo scade, arriva nuovamente il caos, ancora l’incertezza. Ad ogni cambio appalto ci aspettano nuove lotte per il mantenimento del nostro posto di lavoro, per un contratto e una retribuzione dignitose, nei bandi sono inserite sempre nuove sorprese, qualche trappola pronta a scattare.
Questo corrente è il nono anno in queste condizioni, il più AVVINCENTE grazie al nuovo direttore Mario Turetta che prevede nella gara in svolgimento il taglio del 38% del personale della Reggia, senza dichiarare lo stato di crisi, in cui non è inserita una blandissima clausola sociale o il contratto di riferimento. Il nostro direttore ci sta costringendo a vivere ripetutamente il primo maggio per le strade e le piazze tra Torino e Venaria, per far sentire la nostra voce a chi possa e voglia interrompere questa ingiustizia, mentre lui non vuole ricevere o ascoltare i nostri delegati.
Il primo maggio, nel pomeriggio, il nostro corteo da Torino si è spostato davanti la Reggia, un presidio anche davanti la coda formata davanti la biglietteria, i nostri delegati hanno preso la parola a turno e evidenziato i motivi che hanno costretto l’assenza dal personale in Reggia, e scusarsi dei conseguenti disagi che stavano vivendo.

martedì 3 maggio 2016

INTIMIDAZIONE SINDACALE alla Reggia di Venaria: cosa è accaduto oggi


Gravissima intimidazione antisindacale da parte dell'ATI La Corte Reale scrl, l'azienda che gestisce i servizi in appalto rimessi in discussione con la tanto avversata nuova gara d'appalto.
Nella giornata di oggi, 3 maggio 2016, a tre giorni dallo sciopero ampiamente partecipato del primo maggio, i responsabili della suddetta azienda, che da quattro anni lavora presso la struttura, sono passati da tutti i lavoratori e le lavoratrici che hanno partecipato all'assemblea sindacale LEGITTIMA E AUTORIZZATA dalle autorità competenti il 25 aprile 2016. Motivo la consegna della lettera qui pubblicata.


 Cliccare sulle singole pagine per leggerne il contenuto
L'azienda lamenta che il sindacato non abbia accolto la sua richiesta di spostare l'assemblea in una data diversa: la richiesta è legittima, ma non vincolante. Le assemblee sindacali, per il diritto del lavoro italiano, sono INDETTE dalle OO.SS., che possono collocarle quando vogliono. Solo la prefettura può bloccare un'assemblea per termini di legge, e questo il 25 aprile 2016 non è accaduto. L'AZIENDA NON PUÒ PRETENDERE CHE VENGA SOSPESA O CAMBIATA LA DATA DI UNA ASSEMBLEA SINDACALE REGOLARMENTE AUTORIZZATA. TANTO MENO NON PUÒ POI FAR PARTIRE AZIONI DISCIPLINARI (!!!) PER CHI VI HA PARTECIPATO!
L'entità di questa azione è gravissima: azioni disciplinari per aver partecipato a un'assemblea sindacale regolarmente autorizzata. Se non può garantire il servizio (cosa falsa, perché in passato come anche il 25 aprile 2016 è stato chiamato del personale esterno o fatte delle sostituzioni per coprire il servizio), l'azienda non può andare contro il sindacato o, peggio, contro i lavoratori che partecipano alle assemblee.
La cosa che rende maggiormente ridicola (e non solo grave) la faccenda è che le lettere sono state consegnate anche a lavoratori e a lavoratrici che il 25 aprile erano a casa di riposo, non erano in turno e che perciò hanno impiegato il loro tempo libero come meglio gli aggradava, in questo caso per partecipare a un'assemblea sindacale del loro sindacato.
Abbiamo scoperto questa mattina che tutte e tre le cooperative formanti l'ATI La Corte Reale sono in gara per il nuovo appalto, sia la REAR coop, che la Copat che la Coopculture; la REAR e la Copat, come nel 2008, si presentano insieme.
Non ci stancheremo mai di dire che una di queste cooperative, la REAR coop, è la cooperativa di famiglia di Mauro Laus, consigliere regionale PD, oggi Presidente del Consiglio regionale del Piemonte, già presidente di questa cooperativa e oggi, vista la sua carriera politica ha lasciato la cooperativa... a sua cognata, con sua moglie consigliere. Non ci stancheremo di dire che questo, per noi, è un CONFLITTO D'INTERESSI grande come una casa, visto che la REAR da più di dieci anni vince appalti pubblici cittadini e regionali con pochissima concorrenza (visti anche gli stipendi da fame che paga ai suoi lavoratori, 4€ netti all'ora). Almeno lo sa il Presidente del Consiglio regionale del Piemonte (facente parte del maggior partito di sinistra, il PD), che la sua cooperativa di famiglia avvalla azioni antisindacali?
La responsabilità di questa azione intimidatoria è di queste tre cooperative, ma ci chiediamo: il Consorzio di Valorizzazione Culturale La Venaria Reale, che è un ente in gran parte pubblico (con Regione Piemonte, Comune di Venaria Reale e Ministero dei Beni Culturali) è a conoscenza di una condotta antisindacale di questo calibro? O forse fa comodo far finta di niente? Speriamo che i nostri dubbi siano nella parte del torto e di essere smentiti al più presto dal Consorzio stesso.
È CHIARO CHE STIAMO SUBENDO INTIMIDAZIONI E ATTACCHI, CHE VANNO ANCHE CONTRO IL NOSTRO DIRITTO SINDACALE DI PROTESTARE, SECONDO LA LEGGE, CONTRO UNA SITUAZIONE CHE CI VEDE SUBIRE IL 38% DEL TAGLIO DEL LAVORO, MENO FINANZIAMENTI PER IL NOSTRO LAVORO (UN MILIONE DI EURO), MANCANZA DI SICUREZZA SU CONTRATTI E TOTALE RIASSUNZIONE, SERVIZI MESSI IN CONCESSIONE E ALLA MERCÈ DELLE CAPACITÀ FINANZIARIE DI CHI VINCERÀ L'APPALTO.
Molti lavoratori e lavoratrici hanno oggi rifiutato di prendere e firmare la lettera, il sindacato maggioritario in Reggia, la USB, ha tranquillizzato i suoi iscritti confermando l'illegittimità delle lettere e la loro immediata contestazione: ora se ne occuperanno loro nelle sedi opportune.

Ci domandiamo quindi: sono queste le vostre carte? Queste le carte che calate dal vostro mazzo? Sembrano un po' vuote, se pensate di fermare un fronte molto compatto nella lotta contro questa gara d'appalto.