Reggia di Venaria, più visitatori, meno lavoratori. Cosa sta succedendo nella reggia delle meraviglie che taglia ore, servizi e non garantisce il contratto nazionale di categoria federculture ai propri lavoratori in appalto.
DAL COMUNICATO STAMPA DEL SINDACATO USB:
Un taglio del 40% nei servizi per la
gestione della Reggia di Venaria Reale, insieme alla mancanza di una
seria clausola sociale per il mantenimento dei posti di lavoro di 103
impiegati che gestiscono il complesso fin dalla sua inaugurazione nel
2007: è questo quanto deciso dal Consorzio sotto la "nuova" direzione di
Mario Turetta, nominato dal Ministro Franceschini per "rilanciare" la
crescita congiunta della Venaria Reale con il tour delle altre
residenze sabaude.
Il nuovo bando di gara
prefigurerebbe uno sconquasso senza precedenti del servizio che ha
finora assicurato l'accoglienza e la sicurezza per i 600.000 visitatori
che si recano ogni anno nel grandioso complesso sabaudo. Si tratta di
una drammatica riduzione del servizio, che prevede anche una
"concessione" all'azienda che si aggiudicherà la gara, di tutto il
servizio riguardante la didattica, la programmazione, le audioguide, il
call-center e l'accoglienza.
Dovrebbe essere questa la strategia
di rilancio della Venaria Reale sotto la nuova direzione? Ritenere in
esubero il 40% del personale; fare dei tagli allo stipendio di
lavoratori già precari (il 90% di essi ha contratti part-time); ridurre
ulteriormente un servizio in cui, per dare un esempio, 80 ettari di
giardino sono presidiati da 1 solo lavoratore (grazie ai tagli già
fatti); non garantire l'applicazione del contratto di settore
Federculture già oggetto di accordo tra i Sindacati e il Consorzio nel
2010; nel frattempo utilizzare lo strumento del "voucher" per pagare
dei lavoratori che andrebbero invece stabilizzati, per poi lasciare alla
completa deriva 103 lavoratori che andrebbero assunti direttamente dal
Consorzio dopo 9 anni di servizio. Tutto senza che sussista alcuno stato
di crisi del complesso, in modo da far pagare TUTTO a chi già ha POCO o
QUASI NIENTE.
Ci sembra una strategia di rilancio
in perfetto stile "incubo" dal punto di vista sociale, così come dal
punto di vista della sicurezza, del decoro, e della qualità della
Reggia; il nuovo bando sarebbe così certamente il "funerale" dei diritti
dei lavoratori. E’ forse questo che s’intende per futuro di crescita?
Un taglio del genere è del tutto
immotivato, basta vedere l'organigramma dei dipendenti diretti del
Consorzio, che da quando è nato è in costante crescita, o l'apertura dei
nuovi spazi espositivi e dell'enorme nuovo parcheggio ancora
inutilizzato. Questi dati di fatto ci dovrebbero incoraggiare, poiché
significa che sul complesso insistono grandi aspettative e risorse per
il suo sviluppo. Non è però così se di fronte a tale quadro si tagliano
in modo vergognoso i servizi di gestione.
Di fronte a tale quadro l'USB chiede
l'immediato ritiro di questa gara e l'assunzione diretta di tutto il
personale che ha visto nascere questo luogo e che da allora ha sempre
contribuito al bene della Reggia.
Se invece si dovesse portare avanti
questa vergognosa e violenta opera di distruzione, i lavoratori non
potranno che impiegare tutte le loro energie per le mobilitazioni e per
chiedere giustizia in tutte le forme possibili e in tutte le sedi
disponibili.
Dopo una prima partecipatissima
assemblea svoltasi il 18/3/16, la protesta inizierà nel week-end delle
festività pasquali con le assemblee, che potranno causare qualche
disguido ai visitatori e proseguirà nelle settimane e nei mesi seguenti
fino a quando la questione non verrà seriamente affrontata e ridiscussa.
http://piemonte.usb.it/index.php?id=85&tx_ttnews[tt_news]=87770&cHash=371ec4d391&MP=73-233