Frase del mese

FRASE DEL MESE

"Sono fiero dei miei collaboratori, che hanno creato un bando complesso, rigoroso, fatto in modo scientifico" (Mario Turetta, direttore della Reggia di Venaria), infatti taglia del 40% i servizi e non da garanzie chiare su contratti e assunzioni...

martedì 17 maggio 2016

SCIOPERO ALLA REGGIA DI VENARIA: PrimoMaggio di lotta contro i tagli

FESTA DEI LAVORATORI: SCIOPERO, CORTEO E PRESIDIO ALLA REGGIA DI VENARIA. OGNI GIORNO VIVIAMO UN PRIMO MAGGIO.
 
Anche quest’anno ha sfilato il corteo del primo maggio, un po’ bagnato ma molto sentito, nelle principali vie del centro storico di Torino, è partito da piazza Vittorio per arrivare in piazza San Carlo, con una imprevista lunga sosta in piazza Castello che ha deciso la Polizia per non disturbare il comizio di Fassino. Anche noi abbiamo partecipato e portato i nostri striscioni per queste vie e sul palco in piazza San Carlo.
L’USB, il più partecipato sindacato in Reggia, il primo maggio ha indetto lo sciopero di tutto il giorno, noi lavoratori della Reggia abbiamo aderito in massa, un numero al di sopra di ogni più ottimistica aspettativa; 13 erano i precettati dall’azienda per garantire la fruizione parziale del complesso e la sicurezza di visita, secondo le nuove normative in quanto i musei sono diventati "servizi essenziali".
I motivi che ci hanno uniti in questa scelta sono molti, per noi non si è trattato solo di onorare questo giorno di festa per i lavoratori, non solo la protesta per il grave peggioramento o cancellazione delle tutele dei lavoratori: l’abolizione dell’articolo 18, il Jobs Act e il nuovo codice degli appalti.
Si aggiunge a questa chiara volontà di indebolire il lavoratore da parte del governo, il fatto di essere legati a cooperative a cui viene data la gestione in subappalto dal nostro reale “datore” o che lo è indirettamente Il Consorzio per la valorizzazione della Venaria Reale. Le cooperative si aggiudicano la gara per 4-3 anni a volte rinnovabili, seguono i ricorsi e successivi cambi di cooperativa, una volta assestato il nuovo rapporto lavorativo scade, arriva nuovamente il caos, ancora l’incertezza. Ad ogni cambio appalto ci aspettano nuove lotte per il mantenimento del nostro posto di lavoro, per un contratto e una retribuzione dignitose, nei bandi sono inserite sempre nuove sorprese, qualche trappola pronta a scattare.
Questo corrente è il nono anno in queste condizioni, il più AVVINCENTE grazie al nuovo direttore Mario Turetta che prevede nella gara in svolgimento il taglio del 38% del personale della Reggia, senza dichiarare lo stato di crisi, in cui non è inserita una blandissima clausola sociale o il contratto di riferimento. Il nostro direttore ci sta costringendo a vivere ripetutamente il primo maggio per le strade e le piazze tra Torino e Venaria, per far sentire la nostra voce a chi possa e voglia interrompere questa ingiustizia, mentre lui non vuole ricevere o ascoltare i nostri delegati.
Il primo maggio, nel pomeriggio, il nostro corteo da Torino si è spostato davanti la Reggia, un presidio anche davanti la coda formata davanti la biglietteria, i nostri delegati hanno preso la parola a turno e evidenziato i motivi che hanno costretto l’assenza dal personale in Reggia, e scusarsi dei conseguenti disagi che stavano vivendo.

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