Frase del mese

FRASE DEL MESE

"Sono fiero dei miei collaboratori, che hanno creato un bando complesso, rigoroso, fatto in modo scientifico" (Mario Turetta, direttore della Reggia di Venaria), infatti taglia del 40% i servizi e non da garanzie chiare su contratti e assunzioni...

mercoledì 21 novembre 2012

Thank you, Mr. Loach!


Riprendiamo oggi una questione che aveva acceso forti dibattiti anche grazie a un post pubblicato sul nostro blog: quella dei lavoratori REAR licenziati alla Mole Antonelliana dopo che avevano "osato" esprimere la propria contrarietà al progetto di ridimensionamento del loro stipendio del 10% da parte della cooperativa, senza nessuna conclamata crisi.

Il 23 novembre aprirà come ogni anno il Torino Film Festival, una delle kermesse cinematografiche più prestigiose del nostro Paese, in cui in genere si espongono film d'avanguardia e d'autore. La direzione del festival ha espresso la propria volontà di consegnare il Gran Premio al regista Ken Loach. Ma il regista britannico ha fatto sapere che non ritererà il premio come gesto di coerenza e di solidarietà con i lavoratori che lavorano nella sede del TFF. Se cliccate sulle immagini qui sotto aprirete gli articoli di La Repubblica Torino e quello de La Stampa dove viene raccontato il fatto.




Il sindacato USB già mesi fa espose la situazione di intimidazione che hanno vissuto alcuni soci-lavoratori della REAR alla Mole e ala fine il regista per solidarietà ma anche per non cascare in ipocrisie (da sempre Loach è impegnato con i suoi film sulla questione lavorativa) ha deciso di rifiutare il premio. 
Ci sentiamo perciò di dire una sola cosa: THANK YOU MR. LOACH.

La situazione di questi lavoratori è ancora incerta: il tribunale ha dichiarato il loro reintegro perché il licenziamento è stato illegittimo, ma non sono ancora rientrati alla Mole. Inoltre continua ad essere applicato il contratto UNCI a tutti i soci-lavoratori della REAR (non solo della Mole Antonelliana), che è stato dichiarato incostituzionale perché non garantisce le condizioni minime di dignità e sostentamento della persona; oltre al basso stipendio di base (4,20€ netti all'ora e contratto a chiamata) continua la decurtazione di una percentuale che ha mosso al dissenso i lavoratori licenziati (ora al 6% prima al 10%).

Ricordiamo che il presidente della REAR è Mauro Laus, potente consigliere regionale, una "macchina" che sa portare a sé un bel po' di voti (7000 circa alle ultime elezioni regionali). Peccato che sia un consigliere regionale del Partito Democratico, partito che ha nel suo dna la difesa dei lavoratori. 

Beh, Mr. Laus, complimenti vivissimi, bel risultato farsi una bella figura del genere con uno dei registi più seguiti e impegnati della sinistra internazionale! Finalmente è riuscito ad approdare all'attenzione della sinistra internazionale valicando le Alpi piemontesi!

Zak McKracken


P.S.: aggiorno l'articolo perchè in queste ore sempre più articoli spuntano fuori, segno che il gesto del regista Ken Loach ha suscitato una "notizia" ripresa da diverse testate. Mettiamo qui di seguito solo il link della notizia data dal sito del TG3, con la dichiarazione del regista stesso. Per aprirlo cliccate qui.  Zak

2 commenti:

  1. Finalmente un gesto urgente, necessario, un segno di giustizia e coraggio! La dimostrazione che si può e si deve rifiutare di collaborare con un sistema corrotto ed in questo caso, indifferente alle problematiche sociali e lavorative.
    Quindi sì all'appropriatissimo:
    THANK YOU MR.LOACH.

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  2. Sì infatti. Tra Davide e Golia, per una volta si tifa per Golia.

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