Frase del mese

FRASE DEL MESE

"Sono fiero dei miei collaboratori, che hanno creato un bando complesso, rigoroso, fatto in modo scientifico" (Mario Turetta, direttore della Reggia di Venaria), infatti taglia del 40% i servizi e non da garanzie chiare su contratti e assunzioni...

venerdì 5 agosto 2011

Comprereste uno yogurt scaduto?

Tempo fa su un giornale vidi una vignetta molto rappresentativa di uno degli aspetti che stiamo vivendo in questi lunghi ed estenuanti mesi nella Reggia di Venaria. Vi erano, su un vascello, fermo nel mare, dei signori seduti con una tavola imbandita che si lamentavano del fatto che la nave non si muovesse nonostante i tagli al personale fatti per ricapitalizzare la barca; in fondo vi era un omuncolo magro magro che da solo cercava, con molto forzo, di muovere la barca con due remi enormi...
Certo, è una situazione non legata unicamente alla Reggia di Venaria, ma è una scelta ormai ampiamente applicata dalle aziende (pubbliche e private) per prendere liquidi in un quadro di crisi mondiale (presunta, ma in parte reale).
In questi mesi del 2011 ormai trascorsi, mesi che hanno visto la Reggia come uno degli scenari protagonisti dei festeggiamenti dei 150 anni dell'unità italiana, abbiamo visto un continuo e progressivo degradamento della qualità offerta dalla Reggia. Perché? Perché si è deciso di fare la cresta sui lavoratori...
Non mi addentrerò nella triste vicenda della mancata applicazione del contratto Federculture, lascerò una riflessione ad hoc e più approfondita ad altri post di questo blog; ma è indubbio che la Reggia ha fatto delle scelte che ne hanno abbassato la qualità dell'offerta. Eccone alcune: 

  • Cancellazione di postazioni dei guardiasala: le opere e le persone sono molto meno tutelate. Io personalmente oggi sono passato in una postazione che da mesi non vede un guardiasala e c'era un bimbo di 4 anni che stava pacciocando con le mani un quadro... la Galleria Grande, il gioiello dell'architettura juvarriana presente nel Palazzo, è da mesi lasciata scoperta. Tutto ciò perchè servivano meno ore di lavoro, meno guardiasala al giorno e così meno postazioni. Io penso: se il futuro della Reggia si basa sul prestito di opere che ALTRI musei concedono per le mostre sia temporanee che semipermanenti, come può un museo sentirsi sicuro a cedere le proprie opere se sa che non sono custodite? Inoltre nei giardini, in zone sensibili, manca del personale che possa intervenire in caso di incidente o di malore dei visitatori...
  • Le visite fisse tolte alle guide per lasciarle ai volontari AVTA: perfino nel capitolato del nuovo appalto la questione delle guide rimane un punto aperto e incerto. Ma come è possibile che un museo non prenda una decisione riguardo ad uno dei suoi servizi essenziali? Le guide dell'AVTA sono volenterose e alcune di loro hanno studiato molto bene la storia sabauda e della Reggia, ma c'è differenza tra un volontario e un dipendente di un'azienda che è spronato dal suo datore di lavoro a garantire una visita guidata professionale e piacevole.
  • Meno ore al call center e cessazione del servizio nei giorni festivi: ma come, nei giorni festivi se un potenziale visitatore vuole visitare la Reggia e prova a telefonare non riceverà risposta? 

Queste sono solo alcuni elementi di declassamento del servizio offerto alla Reggia, e mi sono limitato solo a quelli legati al lavoro del personale. Mi domando: un giorno che aprirà la Palazzina di Stupinigi, arredata e sontuosa, come potremo competere se finora ci facciamo una cattiva fama su queste cose? Inoltre il biglietto da pagare è quasi inaccessibile per le famiglie: 12 euro per ogni adulto e 8 di ridotto... ipotizziamo una famiglia di mamma, papà, 2 figli sopra i 12 anni e uno al di sotto: il totale fa 40 euro (senza una possibile visita alla mostra temporanea nelle Scuderie), senza contare i costi per: parcheggio, ristorazione, eventuale visita guidata o audioguida, ecc... ciò in tempi di crisi non attira turisti e soprattutto limita la possibilità che spendano denaro in città, che così non trae vantaggio dalla presenza di uno dei musei più visitati d'Italia nel suo territorio.
Non entro nel merito del prezzo, ma credo che se vogliamo mantenere un prezzo alto dobbiamo mantenere alta anche la qualità di ciò che offriamo e le tante bellezze presenti forse non bastano... Oggi a mio parere questa qualità si è abbassata.
Infine una piccola postilla sul contratto mancato: uno dei punti che caratterizza il contratto Federculture è l'insistenza che esso ha sulla formazione e preparazione del personale. Certo, non basta che esso sia scritto ma si dovrebbe vedere se le aziende sono poi disposte ad applicare tutto ciò... ma se intanto si cancella la possibilità di avere un contratto maggiormente qualificante, lamentarsi che il servizio non migliora è un piangere i propri mali...
La Reggia ormai è da più di un anno che ha un appalto scaduto, tutto sembra immobile, lasciando intanto nel disagio non solo i lavoratori, ma anche i visitatori... dopo un anno questo yogurt di qualità sa di vecchio, forse si dovrebbero fare scelte diverse per non perdere, nei prossimi anni, tutto il buon lavoro fatto in questi anni, per non perdere la fiducia di pubblico e dei prestatori di cui necessitiamo.


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