Frase del mese

FRASE DEL MESE

"Sono fiero dei miei collaboratori, che hanno creato un bando complesso, rigoroso, fatto in modo scientifico" (Mario Turetta, direttore della Reggia di Venaria), infatti taglia del 40% i servizi e non da garanzie chiare su contratti e assunzioni...

venerdì 16 dicembre 2011

I lavoratori della Reggia e i loro sogni su La7

Mercoledì mattina, cioè il 14 dicembre appena trascorso, nella trasmissione L'ARIA CHE TIRA sulla rete televisiva LA7 è andato in onda un servizio sulla compresenza di contratti diversi per lavoratori che lavorano con stesse mansioni nello stesso posto di lavoro... cosa che come ben sapete capita anche alla Reggia di Venaria (con la presenza del contratto Multiservizi per chi assunto dal 2007 con le cooperative entranti all'epoca e del contratto UNCI portato in Reggia dalla cooperativa che ha vinto il ricorso per la gestione nel 2008, la REAR).

Infatti il servizio andato in onda intervista due nostri colleghi! Per guardarlo cliccate sull'immagine qui sotto!

Clicca sull'immagine per vedere il video
Zak McKracken

2 commenti:

  1. ma è una mia impressione o quando parla enzo non si capisce nulla?! a parte gli scherzi, in 3 minuti è dura spiegare la situazione, riconoscendo che in giro c'è molto di peggio si tende a guardare sempre al meglio. Quanto servirà questa intervista? ...naturalmente è meglio di niente, anche se fatta alle porte di un cambiamento (incrociamo le dita).

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  2. A mio parere non rende completamente l'idea di quanto difficile sia vivere con lo stipendio della Reggia, perché se è vero che gli Unci sono penalizzati, tutti abbiamo un contratto da operaio, una busta paga da 800-900 euro al mese (parlo per i fulltime come me)e a tutti o quasi la banca farebbe storie a concedere un mutuo. Posso quindi supporre che la situazione di Rosetta e degli Unci sia addirittura peggiore di quella che viene descritta nel servizio. Ma emerge come almeno da contratto io posso godere di diritti che ad altri miei colleghi vengono negati, come la mutua, e questo mi dispiace e mi urta. Auspico che un giorno non lontano tutti possiamo godere delle stesse possibilità. Ringrazio i colleghi che hanno parlato per tutti noi, facendosi portavoce del nostro disagio e delle nostre speranze.

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