Frase del mese

FRASE DEL MESE

"Sono fiero dei miei collaboratori, che hanno creato un bando complesso, rigoroso, fatto in modo scientifico" (Mario Turetta, direttore della Reggia di Venaria), infatti taglia del 40% i servizi e non da garanzie chiare su contratti e assunzioni...

martedì 20 marzo 2012

Generazione mille euro


Una volta un mio amico mi si è presentato in casa e mi ha consegnato un pacchetto regalo, che non ho resistito a scartare. Generazione mille euro è così entrato nella mia vita. Non lasciatevi ingannare, non sto parlando di uno di quei libri indimenticabili che rileggi venti volte all’anno, personalmente è figlio di una generazione di scrittori da after hour che non amo particolarmente, ma in fondo in alcuni passaggi mi sono riconosciuto, ho visto la mia carriera di studente-lavoratore a cui la sua città non ha dato una gran mano, ma che per ingannarlo gli ha lasciato credere che qualche pacca sulla spalla e un buon drink nei locali che contano potesse risolvere le cose e metterlo sul giusto binario per diventare, prima o poi, qualcuno.
 Ecco che allora Claudio, emiliano di 27 anni, precario, spensierato per sopportazione più che per scelta, un “lavoratore fluttuante e praticante seriale – come si definisce senza vanto - un po’ mi somiglia. Vive con tre ragazzi, Rossella, Alessio e Matteo, e mi rimanda a un’età in cui volentieri sarei andato via di casa per assaporare la mia indipendenza, raggiunta solo alla veneranda età di 34 anni. E racconta dei suoi immani sforzi per raggiungere una posizione in una Milano da bere che, da città operosa qual è, spreme ogni stilla delle tue energie per offrirti una possibilità, ma se la sprechi è finita. Milano è così, può darti tanto e toglierti tutto, o lasciarti in un limbo in cui c’è posto solo per grandi sacrifici per permetterti un affitto, una pizza e una corsa in metro. I quattro protagonisti del romanzo sembrano quasi veri, qualcuno non crede che siano inventati, ma con nomi e sotto spoglie diverse potrebbero essere ciascuno di noi, che con 1000 euro al mese, a volte anche molto meno, ci conviviamo e facciamo i conti, appendendo i sogni alla gruccia aspettando di indossarli per un giorno diverso, un giorno migliore che forse non ci aspettiamo più.
 Generazione mille euro non è di quei libri che si rileggono, o magari sì, a qualcuno potrebbe anche piacere una cifra, ma sicuramente tutti gli riconoscono il merito di aver “scoperchiato una pentola che già bolliva”, per parafrasare la dichiarazione di uno degli autori. Tutti, anche i media stranieri, lo additano ad apripista di una nuova tendenza editoriale, quello dei reality book di denuncia che non hanno paura di raccontare il lavoro in Italia, a volte dando fastidio e strappando qualche coro di indignazione da parte di una classe dirigente che davvero poco ha di che lamentarsi. Per cui leggerlo male non fa, è un romanzo divertente nato dal passaparola e approdato dal web alla carta senza grandi pretese, se non quella di indignarci e un po’ svegliarci.


Alessandro DG

1 commento: