1 Per
tutto c'è il suo tempo, c'è il suo momento per ogni cosa sotto il
cielo: 2 un
tempo per nascere e un tempo per morire; un tempo per piantare e un
tempo per sradicare ciò che è piantato; 3 un
tempo per uccidere e un tempo per guarire; un tempo per demolire e un
tempo per costruire; 4 un
tempo per piangere e un tempo per ridere; un tempo per far cordoglio
e un tempo per ballare; 5 un
tempo per gettar via pietre e un tempo per raccoglierle; un tempo per
abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci; 6 un
tempo per cercare e un tempo per perdere; un tempo per conservare e
un tempo per buttar via; 7 un
tempo per strappare e un tempo per cucire; un tempo per tacere e un
tempo per parlare; 8 un
tempo per amare e un tempo per odiare; un tempo per la guerra e un
tempo per la pace. [Ecclesiaste, 3]
Forse
non ci siamo intesi. Forse le nostre parole non sono state
sufficientemente chiare e piene di significato. Forse la parola che
pronunciammo non era limpida, pulita o nella lingua corrente. Eppure
noi pensavamo. Noi speravamo. Noi vi abbiamo perfino creduto.
Ora,
perché non ricapiti ulteriormente un così grave incidente
scriviamolo qui una volta per tutte chiaro e in maniera franca. Noi
riteniamo di avere diritto ad una domenica libera al mese. Non
tre, non due, ci accontentiamo di UNA domenica libera al mese. UNA.
Noi
riteniamo di avere diritto a una domenica libera al mese dopo CINQUE
anni di lavoro in tutti i fine settimana e in tutti i festivi (Natale
escluso). CINQUE.
In
questo lungo arco di tempo abbiamo rinunciato a duecentosessanta
domeniche di affetti, famiglia, relazione, amicizie, di sacro e
profano. E come farne una colpa al proprio fidanzato o alla propria
moglie se il mondo intero di domenica si ferma e si riposa e tu no?
Il mondo si ferma, ma la vita scorre.
Inoltre
abbiamo lavorato sessanta giorni festivi con scarsa turnazione
(Ultimo e primo dell'anno, 6 gennaio, Pasqua e Pasquetta, 25 aprile,
primo maggio, 2 giugno, 15 agosto, ricorrenze dei Santi e dei Morti,
8 dicembre). La maggioranza di noi ha lavorato in tutte queste
festività per tutti i cinque anni.
2 Vanità
delle vanità, dice l'Ecclesiaste, vanità delle vanità, tutto è
vanità.3 Che
profitto ha l'uomo di tutta la fatica che sostiene sotto il
sole? [Ecclesiaste, 1]
Io
ritengo che la domenica a riposo non sia una battaglia da vincere,
una esigenza o un miglioramento della vita dei lavoratori della
Reggia. Ritengo che sia un diritto. Il diritto di non essere
stritolati dalla logica del lavoro comunque, il diritto di curare la
propria dimensione personale che si staglia al di fuori delle mura
della Reggia per iniziare in quelle casalinghe. Una giornata con
proprio marito. Una gita in montagna con gli amici. Una trasferta con
proprio figlio.
Quanto siamo ancora disposti a sacrificare famiglia, affetti e amicizie perchè non si è capaci o non si hanno le competenze tecniche e scientifiche di fare una tabella che faccia turnare il personale per avere UNA domenica libera al mese?
Quanto siamo ancora disposti a sacrificare famiglia, affetti e amicizie perchè non si è capaci o non si hanno le competenze tecniche e scientifiche di fare una tabella che faccia turnare il personale per avere UNA domenica libera al mese?
Perché
siamo l'unica realtà lavorativa che deve ridere amaramente di questa
assurdità, quando altri musei e altri servizi più essenziali (come
gli ospedali) applicano perfino la turnazione dei fine settimana
(sabato e domenica insieme)?
Piuttosto
si chiami un esperto da, che ne so, Palazzo Reale. Da Palazzo Madama.
O dalle Molinette. Insomma, un ingegnere logistico, magari dal CERN
di Ginevra, che abbia studiato come risolvere questo enorme ostacolo
delle ore e delle turnazioni.
Ci
venne promessa la turnazione già nel mese di agosto. Ci fu detto che
non vi erano problemi, che, sì, ci doveva essere una naturale
sperimentazione, ma che si sarebbe fatto il possibile. Si è promesso
senza poi mantenere. "Non ci riusciamo" ci è stato detto.
Di nuovo, per l'ennesima volta in CINQUE anni.
Perciò delle due una: o avete mentito fin dall'inizio o la vostra bocca proferisce parole in maniera superficiale, si muove senza che voi riusciate prima a ragionare sulla materia in questione, tanto da rendervi ridicoli quando questa cade di fronte alla realtà.
Perciò delle due una: o avete mentito fin dall'inizio o la vostra bocca proferisce parole in maniera superficiale, si muove senza che voi riusciate prima a ragionare sulla materia in questione, tanto da rendervi ridicoli quando questa cade di fronte alla realtà.
Inoltre,
come risposta concreta, abbiamo ottenuto turni domenicali di 8 e 11
ore. Perdonate se il mio cuore non è propenso alla gratitudine nei
vostri confronti.
Forse
però mi sbagliavo. Forse il dubbio si insinua infine nel mio
pensare. Forse non siete voi che non avete capito noi. Siamo noi che
ci siamo illusi delle vostre intenzioni. Ma per questo si può sempre
rimediare.
Qòelet
proprio così!!
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