Frase del mese

FRASE DEL MESE

"Sono fiero dei miei collaboratori, che hanno creato un bando complesso, rigoroso, fatto in modo scientifico" (Mario Turetta, direttore della Reggia di Venaria), infatti taglia del 40% i servizi e non da garanzie chiare su contratti e assunzioni...

martedì 6 settembre 2011

Anche per questo

Oggi anche alla Reggia di Venaria vi è stata un'alta adesione allo sciopero nazionale indetto dalla CGIL e dai sindacati di base come l'USB (i due sono i principali sindacati presenti nella residenza sabauda).
Perché scioperare? Perché creare un disagio? Ebbene, si potrebbe rispondere per la manovra finanziaria appena votata nel Consiglio dei Ministri, per la situazione generale del lavoro che non può che preoccupare, per le decisioni lesive del diritto al lavoro prese dalla classe dirigente di questo Bel Paese... tutto vero, tutto giusto, tutto condivisibile.
Ma forse noi della Reggia oggi siamo scesi in piazza anche per altro, per indirizzare un messaggio a chi di dovere: siamo stufi di lavorare in un ambiente di lavoro dove lo scarso investimento crea solo disagi, sia a livello contributivo, sia a livello lavorativo. Due esempi.
Settimana scorsa una signora anziana, mentre stava visitando il Parco alto appena fuori dalla Reggia di Diana, è scivolata, è caduta e si è rotta il polso; cose che purtroppo possono capitare, cose che nessuna pratica e nessun piano sicurezza ahimè possono prevedere... ma non è questo che fa pensare... Intervenuto per soccorrere la signora la mia radio di servizio prendeva male, così da non riuscire a contattare i miei responsabili (e di conseguenza anche loro avranno avuto difficoltà nel contattare me), un mio collega è dovuto andare fino al Caffè degli argenti (al caffè!) per prendere del ghiaccio, intanto questa signora è dovuta stare sotto il sole ai giardini ad aspettare l'ambulanza chiamata col 118... insomma da questa vicenda mi pongo alcune domande: 1) perché non porre più di una cassetta del primo intervento (almeno tre) in zone diverse della Reggia, vista la grande estensione del complesso sabaudo (giardini compresi)? 2) perché, ancora meglio, dopo quattro anni non creare in una stanzina una infermeria? costa così tanto dedicare una stanza, con tanto di lettino, per visitatori e lavoratori in caso di malore? ricordiamo che in alcuni giorni dell'anno la Reggia supera anche la cifra dei diecimila visitatori all'anno... basta un ambulanza della Croce Verde in piazza della repubblica il 2 giugno o a Pasquetta? 3) forse il taglio delle postazioni possono creare un disagio ai visitatori quando questi hanno bisogno?
La cosa triste di tutta questa faccenda è che la signora, pur col male al polso, e sua figlia si sono accorte di questi problemi e disagi, dalla radio fino al ghiaccio proveniente dal bar e benché ci abbiano ringraziato per la gentilezza e il pronto intervento ci hanno chiesto conto di queste mancanze... crediamo veramente che i turisti siano ciechi?
Infatti tempo addietro nel Diario del visitatore della mostra La Bella Italia un visitatore ha scritto questo commento:

(Clicca sull'immagine per ingrandirla)


Questo è solo uno dei tanti commenti riguardo ai problemi della sicurezza (di persone e opere), scegliamo questo come esempio e riportiamo qui di seguito una trascrizione del commento a firma del signor L. Bellone:

"12/VIII/2011    ore 10.55
Al Dott. Vanelli       da L. Bellone
Egr. dott., con grande disappunto mi sono presentato alla biglietteria del P. Juvarra alle 10,30 e non c'era personale per farci entrare.
Mi dicono che è stato tagliato il personale.
Sono deluso e spiacente che anche la Venaria cominci il degrado del Paese. Grazie
P.S. ore 17,00 ...Comunque a visita conclusa complimenti per la Mostra. Bellone".


La Reggia ha molto da offrire e infatti il visitatore sopracitato non ha mancato di mettere una postilla in calce per far sapere comunque che gli è piaciuta la mostra... ma allora perché far arrabbiare o rendere difficile la vita al pubblico con delle minuzie...? Abbiamo in mano risorse umane e artistiche che ci permettono di offrire bellezza, cortesia e, volendo, efficienza... perché allora ultimamente non investiamo nell'ultimo punto? Possiamo permetterci un risparmio di tal fatta su questo fronte? 
Nel nostro piccolo, dopo tante parole cadute nel vuoto, anche per questo noi protestiamo, anche per questo abbiamo oggi scioperato, perché vogliamo poter lavorare meglio e più dignitosamente, qualunque sia la nostra mansione. 

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