Frase del mese

FRASE DEL MESE

"Sono fiero dei miei collaboratori, che hanno creato un bando complesso, rigoroso, fatto in modo scientifico" (Mario Turetta, direttore della Reggia di Venaria), infatti taglia del 40% i servizi e non da garanzie chiare su contratti e assunzioni...

venerdì 11 novembre 2011

La mostra di Leonardo alla National Gallery



La mostra di Leonardo finalmente ha aperto i battenti. Sì, avete letto bene, ma non parliamo della mostra che avrà luogo nelle Scuderie Juvarriane dal 17 novembre prossimo alla Reggia di Venaria.
Due giorni fa, il 9 novembre 2011 la National Gallery di Londra ha aperto una prestigiosissima mostra sul genio italiano; fino al 5 febbraio 2011 si potranno vedere insieme i capolavori della pittura leonardesca creati dal 1482 al 1499 presso la corte degli Sforza di Milano. Viene usata la parola "prestigiosissima" perché si è riusciti a raccogliere opere che generalmente sono sparse per il mondo, opere celeberrime e bellissime create da Leonardo Da Vinci. L'unica opera mancante è, per ovvie ragioni, l'Ultima Cena, affresco presente a Milano nel Refettorio di santa Maria delle Grazie e popolarmente ritornata alla ribalta negli ultimi anni (anche oltreoceano) grazie al romanzo di Dan Brown, "Il Codice Da Vinci".
Il costo del biglietto è di 16 sterline (circa 18-19 euro), un prezzo di tutto rispetto per la grandiosità della mostra, e una volta entrati si possono ammirare diversi appunti anatomici e zoologici del genio italiano, schizzi di opere future, diversi famosi ritratti della corte sforzesca, la celeberrima Dama con l'Ermellino, le due versioni della Vergine delle rocce, il Cristo Salvator Mundi (per la prima volta esposto al pubblico dopo un lungo restauro) e altri ancora. Insieme alle opere del Maestro opere di altri pittori italiani della corte milanese, alcuni di loro allievi del Da Vinci, poste per un gioco di confronti che rimanda sempre al Da Vinci.
La mostra ha avuto una buona pubblicità e il sito della National Gallery dedica molte risorse multimediali all'evento, garantendo una facile visione e comprensione al pubblico cibernauta. Per credere si visiti: http://www.nationalgallery.org.uk/whats-on/exhibitions/leonardo-da-vinci-painter-at-the-court-of-milan 
Alla Venaria Reale, con la passata mostra su I Cavalieri, si cercò di inaugurare qui da noi la consuetudine di incontri e convegni scientifici, artistici e storici collegati alla mostra in cartellone; se da noi questa pratica zoppica a prender piede, in Inghilterra non si fatica a trovare fondi, spazi e interesse: la mostra della National Gallery promuove una serie di convegni e di incontri sugli studi leonardeschi, con letture, convegni e workshop. Di sicuro questa mostra londinese fa da illustre e ottimo completamento a quella che a breve aprirà presso la Reggia di Venaria, anch'essa di grande prestigio e ricca di reperti importanti non spesso esposti al pubblico (come il famoso Autoritratto con china rossa).

Il mercato della cultura si sta globalizzando anch'esso: già da tempo questo accade. La Venaria Reale ha avuto fin dalla sua apertura una vocazione internazionale nell'ambito delle mostre temporanee. Quello che la Reggia deve domandarsi è se è pronta ad affrontare la sfida lanciata da musei di altissimo prestigio sia italiani che europei. I numeri di questi anni sembrano dimostrare di sì, ma ricordiamo anche il 2011 è stato un anno un po' particolare per via delle tanto pubblicizzate celebrazioni dei 150 anni dell'Unità nazionale italiana. I numeri non bastano: per confermarli servono sensibilità, strategie e anche piccole cose, come la cura del visitatore, soprattutto straniero. Questo avviene al meglio? La Reggia è pronta ad accogliere un generico visitatore europeo? Vengono garantite cortesia ed efficienza? Esistono i servizi per garantire una buona fruizione nel tempo e nello spazio? Il nostro sito internet è aggiornato e garantisce una buona lettura delle informazioni necessarie? Possono trovare servizi e personale che parlino in inglese o, meglio, nelle più importanti lingue europee?
Nel nostro blog abbiamo già messo in evidenza forse l'aspetto più banale della faccenda, ma di sicuro uno dei primi che un turista straniero può notare una volta entrato in Reggia: quello delle didascalie e delle indicazioni in lingua inglese, a volte clamorosamente sbagliate e "maccheroniche".
Certo, noi abbiamo solo pochi anni di storia alle spalle come "museo", ma in un mondo dove anche l'arte si sta globalizzando bisogna recuperare in fretta l'esperienza mancante.

Zak McKracken

Ecco qui di seguito alcune delle opere esposte in questi mesi a Londra: 

La Dama con l'ermellino (1488-1490)
Cristo Salvator Mundi (Collezione privata 1499)
La Vergine delle Rocce (National Gallery Londra 1494-1499)

La Vergine delle Rocce (Louvre Parigi 1483-1486)


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