Frase del mese

FRASE DEL MESE

"Sono fiero dei miei collaboratori, che hanno creato un bando complesso, rigoroso, fatto in modo scientifico" (Mario Turetta, direttore della Reggia di Venaria), infatti taglia del 40% i servizi e non da garanzie chiare su contratti e assunzioni...

martedì 1 maggio 2012

Primo maggio e Federculture, un primo bilancio


Dopo anni di paziente lotta, dopo una serie di scioperi e di vicende giudiziarie sembra finalmente che le lavoratrici e i lavoratori della Reggia di Venaria ce l'abbiano fatta... da oggi, primo maggio 2012, sono inquadrati con il contratto di categoria nazionale Federculture presso l'ATI La Corte Reale, l'azienda nata dalle costole di REAR, Copat e Codess appositamente per l'appalto alla Reggia di Venaria. Un risultato ambito da anni ormai.
Nel nostro blog già dalla sua nascita si possono trovare sulla barra laterale destra sia l'intero CCNL Federculture (con anche le successive modifiche) sia un suo riassunto. Vi consigliamo di scaricarli e di leggerli bene per essere consapevoli dei diritti e dei doveri che vi sono scritti. Inoltre secondo l'articolo 14 del Federculture ciascun lavoratore/trice dovrebbe ricevere dal proprio datore di lavoro (l'ATI La Corte Reale) una copia aggiornata del contratto.
Riproponiamo inoltre qui di seguito la tabella retributiva. Per capire la propria paga oraria lorda prendete la retribuzione mensile dell'ultima tabella a destra della vostra categoria e dividetela per 162. 
Esempio: per gli A1 la paga oraria lorda sarà €1337,29:162= €8,25


Per ottenere questo contratto ci sono voluti diversi scioperi e anni di stancanti tira e molla. Quindi innanzitutto non possiamo che dirci a vicenda "grazie" per questo risultato raggiunto; un grazie in particolare alla stragrande parte dei colleghi della sorveglianza sale, del servizio guide, della biglietteria, del Bookshop e del call center che hanno scelto di mettersi in gioco e di rischiare  per avere un futuro lavorativo migliore, soprattutto alla luce di una realtà sociale critica e non ottimistica, in cui la crisi sta fagocitando sia lavoratori dipendenti che imprenditori. In futuro ricordiamoci che molti non volevano l'applicazione di questo contratto e che nonostante tutto ora l'abbiamo ottenuto. Perciò ancora: grazie.

Nel complesso la situazione dovrebbe quindi andare a migliorare: retribuzione di circa un euro in più all'ora, indennità per i festivi, garanzie sindacali maggiori, forte accento sulla formazione e sulla crescita professionale del lavoratore, possibilità dell'avere ticket restaurant, ecc... 
Ma sarebbe un po' ipocrita e anche insensibile nel non vedere i problemi e le difficoltà sopraggiunte nel passaggio dal vecchio al nuovo appalto.
In primis i dipendenti del Bookshop, che vedono non solo ancora una volta nel giro di alcuni mesi un forte taglio delle proprie ore, ma anche un inquadramento da contratto con la disponibilità da 0 a 37 ore (senza un orario fisso cioè); anche molti colleghi della sorveglianza nelle sale, quelli che nell'appalto appena conclusosi erano soci REAR, continueranno a non avere un orario fisso e certo, ma solo la disponibilità da 0 a 37 ore; i turni sono ripartiti in maniera fortemente orizzontale, facendo lavorare anche i part-time sei giorni su sette, costringendo così anche chi abita lontano di spendere molto in trasporti per venire a Venaria per lavorare solo 4 ore giornaliere (e tutti noi conosciamo i rincari che la benzina sta subendo in quest mesi); il problema delle domeniche non è stato ancora risolto: sono quattro anni che tutti i fine settimana la gran parte dei lavoratori lavora senza turnazione, senza potersi godere neanche una domenica al mese con la propria famiglia, partner, amici, ecc... idem per le festività; la situazione non ancora chiara per le guide.
A mio personale giudizio sarebbe sciocco convincerci che abbiamo raggiunto un risultato col quale congratularci e godercela: il CCNL Federculture deve essere non il punto d'arrivo ma il punto di partenza per risolvere questi problemi e per garantire una situazione lavorativa ottimale, partendo dalla lettura e dall'applicazione del Federculture stesso.

Perciò buon primo maggio a noi tutti/e, non per essere semplicemente e giustamente soddisfatti di questo importante traguardo in tempi non facili per chi rivendica diritti e aumenti sul proprio posto di lavoro, ma per essere sempre più coscienti di dover difendere e salvaguardare i diritti conquistati o mancanti, nostri e dei nostri colleghi.

Zak McKracken

1 commento:

  1. Mi viene difficile non notare quanto prenderei di lordo se fossi inquadrato al livello contrattuale che mi spetta. Ma si sa, in Italia lo studio non paga...

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