Frase del mese

FRASE DEL MESE

"Sono fiero dei miei collaboratori, che hanno creato un bando complesso, rigoroso, fatto in modo scientifico" (Mario Turetta, direttore della Reggia di Venaria), infatti taglia del 40% i servizi e non da garanzie chiare su contratti e assunzioni...

mercoledì 31 ottobre 2012

Siamo tutti sulla stessa barca?



Il 16 Ottobre nella suggestiva chiesa di Sant' Uberto, si è tenuta una riunione tra i lavoratori della Reggia di Venaria e la "nuova" azienda ATI La Corte Reale che gestisce i servizi di accoglienza, assistenza al pubblico, bookshop, biglietteria e sorveglianza. L'incontro (richiesto dall'azienda) si è svolto in seguito all'improvvisa decisione del Consorzio di Valorizzazione Culturale di non far più lavorare dal primo Ottobre 2012, ventitré dipendenti de La Corte Reale. A questo increscioso avvenimento, quest'ultima ha tentato di fornire una spiegazione che però, non porta nessuna rassicurazione. Effettivamente non si può dire per certo che l'incontro, molto partecipato, abbia avuto come unico scopo quello di placare gli animi e rabbonire i lavoratori presenti; indubbiamente però, il contenuto di molti discorsi risuonava stranamente troppo conciliante. Mancavano solo tarallucci e vino da consumare a bordo della Peota Reale ( in esposizione alle Scuderie Juvarriane dal 16 Novembre ) con il grande slogan al seguito: "Perché in fondo, siamo tutti nella stessa barca", ovvero, anche La Corte Reale subirebbe un grosso danno economico se i "suoi uomini" venissero "decimati". In definitiva, minore è il numero dei lavoratori che vengono impiegati per una determinata mansione, minore è la cifra che viene erogata dal committente. Inoltre, la cooperativa ha aggiunto che farà il possibile per ricollocare il personale al proprio lavoro, almeno in occasione della prossima mostra dedicata al Bucintoro del Re di Sardegna. Ma chi può sapere che con questa mostra si farà il possibile per "smuovere le acque" e "scomodare il padrone di turno" affinché si ricreda sulla sua scellerata decisione di lasciare a casa da un giorno all'altro e per giunta senza uno straccio di sussidio, dei lavoratori dipendenti? Intanto se il presidente de La Corte Reale dice di essere a posto con la coscienza e di poter guardare suo figlio negli occhi la sera prima di dormire, non sarà dovuto anche al fatto che il giorno dopo saprà come provvedere a lui, comprargli dei giochi, farlo mangiare e non avere grossi dubbi sulla qualità di vita che potrà garantirgli? Viceversa, le deludenti prospettive di quei genitori ai quali è stato negato il diritto di lavorare, non possono che portare notti insonni e dubbi lancinanti sul proprio futuro.
Ad ogni modo, la situazione di questi lavoratori, ai quali è toccato uno spregevole contratto a zero ore, degno del nostro paese, è devastante. Mentre per l'altra parte, quella "contrattualmente meno fragile", sorge il problema del mancato pagamento da parte del Consorzio all'attuale società cooperativa, che pare provveda a tale mancanza, pagando gli stipendi di tasca propria. Eppure La Reggia di Venaria che si erge fiera a ridosso delle Alpi in tutto il suo splendore, non sembrerebbe affatto colpita da un periodo di "magra". E se si trattasse invece di un problema di cattiva gestione delle risorse economiche, sempre poco eque e mal distribuite?

Barabba.

1 commento:

  1. Ma quando alla fine degli otto anni incasseranno utili e interessi ci guadagneranno qualcosa o no? non credo che si siano buttati in questa impresa "tanto per provare", la Reggia rimane un bel boccone... e poi dire che le amministrazioni pubbliche pagano in ritardo è come scoprire l'acqua calda!!! Però poi i soldi arrivano e con anche gli utili... quindi non stanno molto malaccio dai...

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