Frase del mese

FRASE DEL MESE

"Sono fiero dei miei collaboratori, che hanno creato un bando complesso, rigoroso, fatto in modo scientifico" (Mario Turetta, direttore della Reggia di Venaria), infatti taglia del 40% i servizi e non da garanzie chiare su contratti e assunzioni...

martedì 10 gennaio 2012

Vienna non basta mai!



Tornare a casa da un viaggio è sempre un po’ triste. Non perché sia triste la città in cui vivo, tutt’altro, ma rientrare nella quotidianità non è mai facile. Da una città come Vienna si torna con malinconia, stato d’animo che ho sperimentato altre volte, ma che solo le città di carattere forte sanno lasciare.
 È stato inevitabile il paragone con Torino, forse prima ancora di arrivare a destinazione. Sapevo di accingermi a visitare una metropoli simile alla mia, sia per l’arte e l’architettura, sia in parte per la storia e il carattere dei suoi cittadini. Al rientro, ieri mattina, mi son detto che Vienna è ciò che Torino potrebbe ambire ad essere, anche adesso che sta conoscendo un turismo di massa (è dell’8 gennaio la notizia che è stata la città più visitata in Italia dopo Roma, davanti a Venezia e Firenze). Vienna è un esperienza totale, ti avvolge in ogni cosa che fai, ha un suo modo specifico di accoglierti a tavola, in metro o nei negozi, come se un valzer festoso permeasse ogni cosa, anche quando di Strauss nell’aria non se ne ode nota. I servizi sono puntuali, nella migliore tradizione teutonica, semmai i musei mostrano alcune lacune: il percorso di visita non è sempre ben indicato, all’Albertina in particolare ho visitato intere sezioni al contrario; inoltre sono cari, alla residenza dell’Hofburg non c’è un biglietto cumulativo per l’intero complesso, ma ogni parte ha un suo costo e può essere abbinata con altri monumenti (ad esempio appartamenti imperiali e castello di Schonbrunn al modico prezzo di 24 euro!). Tuttavia ogni edificio, dal più antico all’ultimo costruito, è un vero scrigno, organizzato per accontentare ogni capriccio. La pinacoteca del Belvedere, che espone una ricca collezione di arte dal Medioevo all’Espressionismo, è uno dei musei più belli che abbia mai visitato, un percorso di conoscenza che abbraccia l’intera storia dell’arte austriaca e non solo, ma in cui il visitatore si può perdere, dato che la collezione inizia e finisce al pianterreno senza che venga ben indicato secondo quale ordine visitarla. Niente da eccepire, invece, sullo Schonbrunn, se non che le audioguide forniscono poche e frammentarie informazioni anche se, va precisato, sono comprese nel prezzo.
 Tutte le attrazioni della città sono concentrate in quartieri ben precisi ottimamente collegati dalla metropolitana che, con le sue cinque linee, è una delle reti più efficienti d’Europa. Inoltre Vienna vanta il primato di accessibilità dei musei per i più giovani, proponendo ai bambini una ricca offerta di iniziative molto seguita ed apprezzata. La nota davvero dolente è la Vienna Card, che perde ampiamente il confronto con il nostro abbonamento. Costa 18 euro e si ha il diritto di viaggiare per 72 ore gratuitamente sui trasporti, ma nei musei consente sconti davvero effimeri, di 1 o 2 euro al massimo, con la sola eccezione del Belvedere.
 Vienna rimane, tuttavia, una città talmente piena di cose interessanti da vedere e fare, immersa nella cultura e nel bello, che le si perdona anche qualche piccola “disattenzione”, perché ti conquista in un minuto e dopo l’ami per sempre. Pur con scorci davvero romantici e monumentali, non rincorre per forza la grandeur parigina, anche se non manca di attrazioni di grande effetto. Tuttavia è la città nel suo complesso a colpire il visitatore, a mostrarsi come un grande museo di arte, cultura e gusto che ha pochi eguali al mondo, in cui tutto sembra al suo posto e fatto per stupire. È il modello a cui Torino con le sue dimore, la Reggia di Venaria in primis, dovrebbe ispirarsi per riqualificare il suo passato e plasmare il suo futuro di città che ambisce a diventare una capitale del turismo internazionale.


Alessandro DG




7 commenti:

  1. bel post, viene proprio voglia di partire subito! direi un post da navigato blogger-turista!

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  2. Evviva Vienna, ed evviva la Piemonte Card!

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  3. torino 2° città turistica d'italia?! degli oltre 80 mila visitatori della reggia nelle due settimane festive chissà quanti sarebbero venuti lo stesso sapendo che uno che lavora lì non percepisce uno stipendio per vivere, e forse neanche per sopravvivere... come il circo orfei, è bellissimo e famoso in tutto il mondo ma tanti non ci vanno perchè sanno dei maltrattamenti agli animali. Torino è grande, torino è bella, ma i datori sono brutti brutti brutti.

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  4. Hai ragione lewis, spero che i datori di lavoro dimostrino in futuro, magari molto presto, di essere degni di Torino e di coloro che, pur scarsamente retribuiti, contribuiscono al suo successo. ;)

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  5. Sì Vienna è stupenda, e ha un fascino tutto suo...cmq le dimore degli Asburgo surclassano ampiamente quelle sabaude!! Ma hai chiesto agli addetti museali qnt guadagnao??!!!

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  6. In effetti no. Adesso ho la scusa per tornare. Parto e vado a chiederglielo :)

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